mercoledì 20 aprile 2011

Dietro-front nucleare, alcune considerazioni

Prendo spunto dall'articolo di "Libero", che di certo non può essere tacciato di essere "anti-governativo":

"Governo, autogol nucleare. Esulta l'opposizione"

Cerco quindi di reinterpretare le considerazioni già espresse sul quotidiano "Feltriano".

La prima riflessione nasce immediatamente dalle parole con cui si apre l'emendamento al decreto "Omnibus" che già prevedeva una moratoria di un anno. Queste parole sono: «Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche [...] sui profili relativi alla sicurezza nucleare, [...]non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare»

Quindi significa che, dopo anni e anni di ricerca nel campo e soprattutto, dopo che era stato dato il via ad un "colossale" (per i nostri limitati mezzi di nazione nel pieno di una crisi economica...) progetto di rilancio del nucleare, non c'erano e non ci sono sufficienti "prove" della sicurezza nell'utilizzo di tale tecnologia?

La seconda riflessione riguarda l'aspetto economico: il ministro Tremonti stesso ha messo in dubbio gli investimenti nel settore sottolineando come «questa fase vada utilizzata per sostenere investimenti pubblici destinati a operazioni di interesse collettivo. Il finanziamento delle energie alternative risponde a questa esigenza».

Ovvero il nucleare non è poi così conveniente e forse è meglio investire sulle rinnovabili.

Ecco, questi sono i due principali argomenti da sempre sostenuti da chi come me si dichiara contrario al nucleare, quindi le cose sono due: o i nostri governanti sono improvvisamente "rinsaviti" o non ce la stanno raccontando giusta... Voi che ne pensate? Nel dubbio comunque, meglio andare a votare al referendum (sempre che il quesito non venga "cassato") e soprattutto votare per gli altri due quesiti su acqua pubblica e legittimo impedimento, in modo da far valere la "volontà popolare" della quale molti si riempiono la bocca per giustificare le proprie azioni...

martedì 19 aprile 2011

Il nuovo arrivato nel mio giardino

Vista d'insieme...

Dettaglio

Dettaglio

Dettaglio

Per chi fosse interessato, si tratta di un "Cornus florida" (nome volgare "Corniolo"), arbusto dalla fioritura davvero spettacolare e particolarmente duratura.

venerdì 15 aprile 2011

Il solare sui tetti vale tre centrali nucleari

Ma il governo è indifferente!

Articolo de "Il Fatto Quotidiano"

Fa riflettere soprattutto l'ultima parte, che riporto integralmente:

"In effetti i dati elaborati da ENER20 parlano chiaro. Un piccolo pannello da 3 kWp produce mediamente 4.000 kWh all’anno. Se cinque milioni di famiglie italiane (su un totale di 22 milioni) installassero sul tetto di casa un pannello, si potrebbero produrre 20 miliardi di kWh per una potenza installata di 20.000 MW: il 30% circa del fabbisogno energetico complessivo delle famiglie (stimato intorno ai 67 miliardi di kWh) e il 6% del fabbisogno nazionale (pari a 317,6 miliardi di kWh). “Se pensiamo che le grandi centrali a gas hanno una potenza di 800 MW e i reattori nucleari di circa 1.600 MW, possiamo dire che sui tetti delle famiglie italiane c’è il potenziale equivalente di numerose centrali tradizionali o nucleari e di almeno tre reattori nucleari in termini di energia prodotta”, continua Lancellotti. “Nelle nostre case si può veramente compiere la terza rivoluzione industriale, con la trasformazione delle famiglie da centri di consumo a centri di produzione, eliminando le perdite di rete e dando stimolo all’occupazione locale con manodopera specializzata. Ci auguriamo che per questa rivoluzione il governo non voglia attendere oltre”.