martedì 11 gennaio 2011

Marchionne, sindacati, governo, partiti e stampa...

Giusto alcuni spunti di riflessione sulla vicenda che sta "appassionando" l'Italia...

Prima di tutto mi piacerebbe capire il ruolo del Governo, ed in particolare quello dei ministri del Welfare (Sacconi) e delle Attività Produttive (Romani): ai "miei" tempi (anche solo una decina d'anni fa), i rappresentanti governativi in situazioni come queste, si impegnavano a mediare tra aziende e parti sociali, in modo che venisse raggiunto un accordo accettabile per entrambi, ma ora? Ben poche parole sono arrivate dai due ministeri e, men che meno, sono stati fissati incontri tra le parti...come cambiano velocemente i tempi! O forse è solo una questione di informazione: magari i "nostri" ministri si stanno prodigando e non ce lo vogliono far sapere... Vedo invece che la stampa (tutta!) dà ampio risalto alle spaccature interne dei partiti, soprattutto quelli di centro-sinistra e dei sindacati: ma quando c'è una discussione è normale che ci siano spaccature, cosa che invece non succede quando tutti sono allineati sulle posizioni del "capo". La discussione è il "sale" della Democrazia...certo, magari sarebbe meglio discutere PRIMA all'interno delle sedi opportune e POI comunicare gli esiti dopo aver raggiunto una posizione possibilmente comune, e invece si fa il gioco della controparte (che agisce unita e solida come un carrarmato) dando troppo risalto alle divisioni.
E infine, Marchionne...che si dimostra sempre più un elegante "signore" con interventi sempre rispettosi, pacati ed opportuni tipo: "Fate come volete, tanto noi abbiamo un sacco di alternative a Mirafiori".

Vabbè...sono tutti segni dei tempi che viviamo....poi ci si domanda perché la gente è incavolata e ricompaiono fantasmi del passato tipo "stelle rosse a cinque punte", con o senza cerchi...

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